L’Italia sta affrontando una trasformazione demografica senza precedenti: entro il 2030, gli anziani non autosufficienti saranno quasi 5 milioni,(fonte Il Sole 24 Ore).
Questa stima è riportata anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e confermata da fonti come Italia Longeva, che cita proiezioni ISTAT.
Tra loro, molti saranno affetti da demenza o disturbi del comportamento, una condizione che richiede non solo cure specialistiche, ma anche un supporto emotivo costante per l’anziano e per i suoi familiari. Una delle sfide più grandi si presenta quando diventa necessario trasferire un proprio caro in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). Come affrontare questo momento delicato senza compromettere il benessere emotivo delle famiglie e degli anziani?
Dalla Cura all’Empatia: Il Ruolo del Counselor
Un counselor non è solo un professionista dell’ascolto, ma una guida che accompagna le famiglie attraverso un processo di adattamento e resilienza. Le sue competenze si focalizzano su diversi aspetti:
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Preparazione al distacco: Il senso di colpa e l’ansia sono emozioni comuni nei familiari. Il counselor li aiuta a comprendere che la scelta di una RSA è spesso un atto d’amore, volto a garantire le migliori cure possibili. Attraverso tecniche di counseling sistemico, i familiari imparano a riformulare il loro ruolo, concentrandosi su come mantenere un legame emotivo positivo.
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Adattamento dell’anziano: Per chi soffre di demenza, il cambiamento di ambiente è fonte di stress. Il counselor lavora in sinergia con il personale della RSA per creare un’accoglienza personalizzata, utilizzando approcci come la validazione emotiva, la terapia della reminiscenza e attività strutturate che favoriscono la familiarità con il nuovo contesto.
Casi di Successo: Quando la Professionalità Fa la Differenza
La storia di Giovanni, 82 anni, affetto da Alzheimer, è un esempio di come un approccio integrato possa trasformare una situazione critica. Dopo un primo periodo di difficoltà in RSA, il lavoro con un counselor ha permesso ai familiari di trovare modi creativi per coinvolgerlo nelle visite, come portare foto di famiglia o oggetti significativi. Giovanni, grazie a un programma personalizzato, ha trovato piacere in attività come il giardinaggio e la musica, riducendo notevolmente gli episodi di agitazione.
Innovare l’Assistenza agli Anziani: Proposte per il Futuro
Le difficoltà di trovare badanti qualificate e posti disponibili nelle RSA richiedono un cambio di paradigma. Ecco alcune soluzioni innovative:
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Case intelligenti: Sviluppare abitazioni dotate di tecnologie avanzate per il monitoraggio della salute e il supporto alla mobilità. Sensori, telemedicina e intelligenza artificiale possono garantire sicurezza e indipendenza agli anziani.
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Villaggi della cura: Creare comunità residenziali che combinino assistenza medica, supporto psicologico e opportunità di socializzazione in un ambiente che ricrea la familiarità della casa.
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Team multidisciplinari itineranti: Formare squadre composte da medici, psicologi, counselor, fisioterapisti e assistenti domiciliari capaci di fornire supporto personalizzato sia a casa che nelle RSA.
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Supporto digitale per le famiglie: Piattaforme online che offrano consulenze in tempo reale, guide pratiche e gruppi di supporto per condividere esperienze e ricevere consigli da esperti.
Dati e Prospettive
Secondo recenti studi, entro i prossimi cinque anni ci sarà un deficit significativo di posti disponibili nelle RSA, aggravato dalla carenza di personale specializzato. Per affrontare questa crisi, è fondamentale investire nella formazione di assistenti domiciliari e nella creazione di modelli abitativi innovativi. Con l'ausilio della tecnologia, possiamo migliorare la qualità della vita degli anziani e ridurre il carico emotivo sulle famiglie.
Una Visione di Speranza
Affrontare la demenza significa accettare una sfida complessa, ma non insormontabile. Con il giusto supporto e un approccio innovativo, è possibile trasformare questa esperienza in un momento di crescita e connessione. Come disse Maya Angelou: “Le persone dimenticheranno quello che hai detto, dimenticheranno quello che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.”
Attraverso l’empatia, la professionalità e l’innovazione, possiamo costruire un futuro più luminoso per gli anziani e le loro famiglie, garantendo dignità e benessere in ogni fase della vita.
Dott. Ermes Siorini
Counselor Coach Sociologo
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Stefano Saviolo (venerdì, 03 gennaio 2025 06:50)
Ciao Ermes in effetti condivido tutto ho mio padre reduce da ischemia in fase di dimissione da ospedale e mia madre a casa con badante H24 e il futuro appare preoccupante