"Spesso le persone pensano che la felicità sarà “domani” e questa prospettiva rischia di allontanarle dall’unico tempo in cui si può essere veramente felici: nel “qui e
ora” ove è possibile dare valore alle cose che si possiedono e soprattutto si può godere e apprezzare il proprio quotidiano!
Come anticipato nei capitoli precedenti sono diversi i criteri presi in considerazione per il calcolo della FIL, (Felicità Interna
Lorda), come ad esempio:
• la qualità dell’aria,
• la salute dei cittadini,
• l’istruzione,
• la ricchezza dei rapporti sociali.
Questi parametri si scontrano però con quelli del PIL, (Prodotto Interno Lordo), che non si “arricchiscono” di altruismo e
di buoni rapporti sociali come evidenziato dal grande sociologo Zygmunt Bauman:
-Se lei fa un incidente in macchina l’economia ci guadagna. I medici lavorano. I fornitori di medicinali incassano e così il suo meccanico. Se lei invece entra nel cortile del vicino e
gli dà una mano a tagliare la siepe compie un gesto antipatriottico perché il Pil non cresce. Questo è il tipo di economia che abbiamo rilanciato all’infinito. Se un bene passa da una
mano all’altra senza scambio di denaro è uno scandalo!-
In queste poche righe è contenuto secondo il mio punto di vista, un messaggio importante: la società occidentale rispetta solo le logiche del PIL e di conseguenza non ci dona e non ci permette di avere un’esistenza fondata sulla Felicità!
Essere felici è un diritto che deve essere garantito a ogni cittadino, introducendo nel nostro quotidiano e con pari dignità anche i parametri che caratterizzano le logiche della FIL!
Oggi molti di noi sono influenzati dai cosiddetti “falsi idoli”:
i soldi, la fama, il successo, il potere che sono intesi come strumenti per misurare la propria felicità; e tale schema di pensiero sorge perché inquinato o influenzato dal fatto di non
comprendere che tale atteggiamento genera solo ansia e una gioia effimera che ti induce a cercare continuamente una cosa
senza frenare il desiderio di volerne subito dopo un’altra".
Scrivi commento
Marica (lunedì, 05 febbraio 2018 00:20)
Quanta verità in questo scritto!